La sfida
Per secoli il fiume Tietê di San Paolo ha facilitato le attività commerciali, di esplorazione e di svago, finché non sono state vietate a causa dell'inquinamento del fiume, dovuto principalmente alla crescita della popolazione e all'industrializzazione. Negli anni '90 del secolo scorso lo stato ha intrapreso un ambizioso progetto di pulizia del fiume.
La soluzione
Nel corso di oltre tre decenni le soluzioni a disposizione si sono evolute: le normali attività di progettazione e Project Management hanno iniziato a contare anche su strumenti digitali, come i dashboard, per controllare le prestazioni dei programmi
L'impatto
Infrastruttura per trattare in modo sicuro le acque reflue generate da 19 milioni di abitanti e migliorare significativamente la salute e la qualità del fiume
Oltre 19 milioni
$5 miliardi
84%
La sfida
Le buone condizioni igieniche sono fondamentali per una buona qualità della vita. L'acqua inquinata può trasmettere malattie e aumentare i rischi di mortalità infantile, per citare alcune delle conseguenze a cui vanno incontro le persone che non possono contare su acqua pulita e un adeguato trattamento delle acque reflue. I fiumi dell'America Latina sono tra i più inquinati al mondo e il 70% delle acque reflue (secondo la Banca Mondiale) si riversa nei fiumi senza essere stata sottoposta ad alcun trattamento.
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Nel 1990, il fiume Tiete stava subendo le drammatiche conseguenze della rapida urbanizzazione, industrializzazione e crescita demografica, che si traduceva nell'occupazione illegale di terreni in città e, di conseguenza, nell'aumento della quantità di acque reflue non trattate che si riversavano nel fiume. La necessità di agire era impellente.
La soluzione
La lunga relazione tra Sabesp, azienda di gestione delle acque e dei rifiuti di proprietà dello stato di San Paolo, e Arcadis affonda le sue radici negli anni '90 del secolo scorso. Con l'obiettivo di proteggere i cittadini di San Paolo dalle avversità causate dalle acque inquinate, e concentrandosi sugli aspetti della sostenibilità, è stato creato il progetto Tiete.
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L'investimento complessivo previsto per il progetto, suddiviso in quattro fasi da completarsi nell'arco di 25 anni, è di 5 miliardi di dollari americani. Sin dalla prima fase del progetto, Arcadis ha svolto il ruolo di consigliere e consulente tecnico dell'azienda dietro il progetto, Sabesp. Nella terza fase, in qualità di responsabile del consorzio, Arcadis ha aiutato Sabesp a distribuire l'infrastruttura per migliorare la qualità dell'acqua, collegando altre 200.000 abitazioni alla rete fognaria e aumentando il volume delle acque reflue trattate dal 66% all'84%.
Anche il nostro approccio per sostenere le sfide dei clienti si è evoluto in tutti questi decenni, a partire dalla fornitura dei servizi, tra cui gli impianti di trattamento delle acque reflue. Anno dopo anno, le soluzioni implementate si sono evolute fino a comprendere anche strumenti digitali, come i dashboard che controllano le prestazioni dei programmi.
L'impatto
Il progetto per il fiume Tietê è un passo fondamentale per migliorare la qualità della vita di ogni abitante della città e getta le basi per un futuro sostenibile. Una volta completata, l'infrastruttura sarà in grado di trattare in tutta sicurezza le acque reflue prodotte da 19 milioni di residenti e di migliorare significativamente la salute e la qualità del fiume.
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Gestire questa importante risorsa, servendo più persone più a lungo, è una sfida continua. I risultati finora ottenuti includono la raccolta e il trattamento delle acque reflue per oltre 11 milioni di persone a San Paolo, 1,8 milioni di collegamenti fognari domestici e l'installazione di 4.500 chilometri di intercettatori, collettori e reti per raccogliere e trasportare le acque reflue dalla metropoli agli impianti di trattamento, la cui capacità di trattamento installata è triplicata, passando da 8.500 litri al secondo nel 1992 agli attuali 26.000 litri al secondo. Nello stesso periodo, con l'avanzamento della struttura di raccolta e trasporto, il trattamento effettivo è passato da 4.000 litri al secondo agli attuali 20.600 litri al secondo.
Ma soprattutto, il programma riguarda la salute pubblica: l'implementazione e il miglioramento dei sistemi di raccolta delle acque reflue contribuiscono alla riduzione dei tassi di mortalità infantile e migliorano la qualità della vita dei cittadini.