Cuore del deserto di Chihuahua
Ripristino delle specie autoctone nel cuore del deserto di Chihuahua
STORIA DEL PROGETTO
La sfida
Il progetto Silver Springs Arroyo Dam di El Paso Water era fondamentale per gestire il rischio di inondazioni, ma la costruzione aveva ridotto la flora spontanea nella zona.
La soluzione
El Paso Water ha collaborato con gli ecologi e gli ingegneri di Arcadis per sviluppare un piano di ripristino basato sui dati che garantisse la salute a lungo termine in un altopiano desertico.
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L'impatto
Sono state reperite, seminate, piantate e monitorate più di 9.000 specie vegetali autoctone, reintegrando il patrimonio naturalistico e abbellendo il paesaggio desertico.
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Oltre 9000
specie vegetali autoctone selezionate, seminate e piantate
Oltre 2
ettari di terreno esaminati
Far fronte all'impatto ambientale della nuova costruzione
Quando El Paso Water (EPWater) ha costruito la diga sull'arroyo di Silver Springs, mantenere l'equilibrio dell'ecosistema si è trasformato in una sfida unica. Proteggere le persone dalle inondazioni era fondamentale, ma l'opinione pubblica aveva sollevato dubbi sulla perdita di flora spontanea durante la costruzione.
Ripristino della flora in un paesaggio desertico unico
Gli ecologi e gli ingegneri di Arcadis hanno collaborato allo sviluppo di un piano personalizzato per l'ambiente del deserto di Chihuahua. Qui lo strato superficiale del suolo è diverso rispetto ad altre zone del paese. È in genere più sottile, meno ricco di nutrienti ed è caratterizzato da una crosta biologica costituita da strati di batteri, microbi e funghi che favoriscono la vita delle piante. Quando la crosta viene disgregata, il suolo diventa virtualmente sterile e possono essere necessari anni perché possa permettere di nuovo la crescita di vegetazione sana. Garantire un ripristino a lungo termine significava selezionare con attenzione cosa piantare e dove.
Sostenere la crescita a lungo termine
Un'altra piantumazione è prevista per il 2021 e la chiave per il successo del progetto di ripristino sarà proteggere la salute delle piante e del suolo a lungo termine. Gli ecologi di Arcadis utilizzano sensori montati su droni per analizzare la salute e i livelli di stress della vegetazione senza interferire con le aree di rinaturalizzazione. Gli insight ricavati consentono di salvaguardare i progressi e di reimpiantare la flora che non ha attecchito.
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